"Bonjour tristesse", il romanzo che sconvolse la Francia bene

Pubblicato il da marinabisogno

bonjoure-tristesse.jpg Lo so, vi ho lasciati un po’ da soli, ma sono oberata di lavoro e certe volte non ce la faccio a stare dietro a tutto. Di recente ho letto “Bonjour tristesse” (Tea editore) di Françoise Sagan, scrittrice e giornalista francese, di cui ho già scritto. Ero curiosa di ripercorrere gli esordi di una scrittrice geniale, con gli occhi di una gatta nervosa e attenta. 

Il romanzo è la traccia tangibile di un talento che doveva solo essere coltivato, alimentato dalla vita. Sagan, infatti, era un’adolescente quando ha sconvolto la Francia col personaggio di Cecile: la ragazzina in vacanza in Costa Azzurra, ribelle e amante della bella vita. Cecile anticipa i drammi, le fughe, l’ironia e la fragilità di una donna che non ha temuto di presentarsi per quella che era.

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Cecile e suo padre sono in vacanza al mare. Il Mediterraneo scintilla sotto il sole d’estate e le notti sono una girandola di feste, balli e serate al casinò. Con loro c’è Elsa, una ragazza bellissima ma poco sveglia. Un giorno va a trovarli Anne, una vecchia amica della madre defunta di Cecile. Il padre della ragazza se ne invaghisce e molla Elsa senza troppi giri di parole. Cecile è spettatrice dei capricci amorosi del padre e se ne diverte. “La bella di papà”, però, si accorge che Anne non è una donna raggirabile e d’accordo con Elsa, fa in modo che suo padre se ne renda conto. Il legame tra la protagonista e il genitore è quasi morboso, certe volte oscuro.  Il divertimento, le ciance inutili sono la copertura di una solitudine che i due hanno lasciato inabissarsi nell’anima. Il rumore, la musica celano un mal d’anima curato male e in fretta, specie per una ragazzina.  La lingua non è ancora limpida, elegante. Ma è arguta, per questo piace.

 

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