Marcella Panseri. Vivere di fiabe è possibile

Pubblicato il da marinabisogno

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“Quando vuoi dire qualcosa a qualcuno dillo con una fiaba”. È il motto di Marcella Panseri che con  “Fiabe per dire” ha trasformato una passione in un progetto di vita. Una vita di storie, di spazi bianchi per liberare la fantasia e saltare fuori dagli schemi. Così, mentre fuori impazza l’inferno, Marcella chiacchiera con una persona o un responsabile d’azienda, l’ascolta e gli confeziona una fiaba su misura, scritta a mano e recapitata persino a casa.

Mossa dalla mia solita curiosità, ho contattato Marcella e le ho fatto qualche domanda per conoscerla meglio ed entrare, anche se da lontano, nel suo mondo.

 

Scrivere fiabe, per persone o aziende, e costruire una vetrina on line per un laboratorio fuori dal tempo. Come le è venuta l’idea?

 

Spesso mi capitava di scrivere fiabe per dare forza gli amici in difficoltà. A volte è più facile arrivare dentro il cuore delle persone con metafore e storie ad hoc, dentro cui c'è tutto il loro mondo. Se raccontati con fantasia, anche i problemi acquistano una prospettiva diversa. E così, nove mesi fa ho aperto "fiabeperdire" e ho pensato di trasformarlo in un lavoro. Scrivo fiabe su misura, cucite addosso, e non solo per aiutare chi ha un problema, ma anche per dire cose belle, leggere o importanti. Per dire tutto quello che nella frenesia di questo mondo, spesso non riusciamo a dire. Fra chat, sms, facebook e tweet le parole corrono veloci, si consumano in fretta, non hanno più valore. Non scriviamo più lettere, figuriamoci una fiaba!

Scrivere una fiaba per comunicare è sicuramente un mezzo antico, ma mi piace che qualcuno abbia voglia di raccontarsi, di prendersi il tempo di leggere quello che scrivo. La prima fiaba che mi hanno commissionato era per una nonna di 90 anni. Tutti i figli volevano ringraziarla e dirle che era il centro della loro vita. Lei nella fiaba era stata trasformata in un focolare, e quando la nonna mi ha chiamata commossa, ho capito che sarebbe stato questo il lavoro della mia seconda vita. Chi riceve una fiaba che racchiude tutto il suo universo solitamente si commuove e si emoziona. E quando mi arrivano indietro i commenti mi emoziono anch'io: è proprio questa la parte del mio lavoro che mi piace di più.

  

Chi la contatta in genere per richiedere una fiaba?

 

Le persone più diverse: donne per il fidanzato, mariti per le mogli, figli per i genitori o per la nonna, bambini per il loro papà, amiche o mamme per i loro bimbi. E ancora aziende per i loro dipendenti, o spose per avere una bomboniera da fiaba. Mi chiamano sia persone benestanti sia persone indigenti, che magari risparmiano un po' per potersi permettere una storia su misura.

La stesura di una fiaba implica lentezza, meditazione. Come ritrova il silenzio e la concentrazione dopo una giornata insipida, o trascorsa di corsa?

 

In realtà la mia giornata è molto meno frenetica di quanto possa sembrare. Lavorare a casa è un grande lusso. Prima di scrivere una fiaba passo un'ora al telefono con il committente. Mentre mi racconta di lui e di chi riceverà la fiaba, io già m'immagino la storia, come in trance, e la scrivo di getto subito dopo. Non mi piace perdere tempo e rischiare di lasciar svanire i dettagli e le sfumature. Preferisco entrare in modo istintivo nella vita della persona che si è rivolta a me. Scrivo e poi lascio riposare le parole per una giornata. Il giorno dopo faccio la seconda stesura, poi mando tutto a uno dei miei tre angeli (i miei correttori di bozze), e quando la fiaba rientra, impagino, mando al cliente per eventuali correzioni, poi stampo, rilego e spedisco. A Natale, per dirne una, ho scritto così tanto da consumare le dita. Ma è stato bello sapere che sotto molti alberi addobbati ci sarebbe stata una “fiabaperdire”.

 

La migliore scuola per imparare a scrivere è…?

 

Leggere i grandi. Leggere, leggere, leggere.

  

Se fosse la protagonista di una fiaba sarebbe la principessa, la strega o il grillo parlante?

 

Faccio molta fatica a scrivere fiabe su me stessa e moltissima a immaginarmi, ma il grillo parlante è sicuramente il personaggio più simpatico, quindi scelgo lui.

 

Marcella Panseri scrive fiabe per il 70% del tempo, e per il restante, è una copywriter freelance. Ha studiato filosofia ed il copywriting l’ha aiutata molto nelle fiabe, sia per l'approccio con le persone, sia per l’organizzazione dei tempi di lavoro. Ha scritto due cortometraggi con cui ha partecipato ad alcuni festival. Nel tempo libero ha cominciato a fare la maglia. “A forza di scrivere rischiavo di staccarmi troppo dai lavori pratici e manuali che fanno benissimo alla testa” ha detto.

 

 

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